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Pinxie
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CITAZIONEScarichi diesel: individuato il meccanismo di danno ai polmoni
Il risultato dello studio fornisce così un bersaglio terapeutico per quelle persone che sono più sensibili all'inquinamento atmosferico e al danno dei tessuti polmonari
Il meccanismo con il quale le particelle di gasolio combusto danneggiano le cellule delle vie aeree è stato scoperto dai ricercatori del Duke University Medical Center.
“Una delle questioni aperte è perché alcune persone possano rimanere relativamente in salute in aree con un alto tasso d'inquinamento mentre altre no”, ha spiegato Wolfgang Liedtke, che ha coordinato lo studio apparso sull'ultimo numero della rivisra Environmental Health Perspectives.
Le particelle che costituiscono i gas di scarico dei motori diesel, una delle maggiori componenti dell'inquinamento atmosferico, consistono di nuclei di carbonio rivestiti da composti chimici e metalli. Il gruppo della Duke ha mostrato che il nucleo libera questi composti organici sulla superficie delle cellule ciliate, che rimuovono il muco dalla mucosa tracheobronchiale.
Il contatto con questi composti scatena una cascata di segnali all'interno delle cellule che coinvolge il circuito del canale ionico TRPV4, ma in alcuni pazienti, portatori di una mutazione di singolo nucleotide a carico del gene MMP-1, la risposta è molto più intensa. La proteina corrispondente è infatti un mediatore che distrugge il tessuto polmonare, danneggiando quindi il tessuto bronchiale a diversi livelli e determinando patologie anche gravi come la broncopneumopatia cronica ostruttiva o l'enfisema.
Il risultato dello studio fornisce così un bersaglio terapeutico per quelle persone – che rappresentano il 75 per cento della popolazione generale – che sono più sensibili all'inquinamento atmosferico e al danno dei tessuti polmonari.
“Se riuscissimo ad arrestare l'iperattività della MMP-1 in risposta alle particelle di scarico dei motori diesel e a ridurre tale attività a livelli gestibili dall'organismo sarebbe un grande sollievo per molte persone in tutto il mondo”, ha concluso Liedtkehe. (fc)
(18 gennaio 2011)
Fonte: LeScienze
Ora io dico...non sarebbe meglio trovare il modo di ridurre l'inquinamento piuttosto che andare a fare dell'ingegneria genetica sulle persone???
Per carità, sarò pure una donna di scienza, ma penso che a tutto ci sia un limite!no?
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Camelblu .
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sec me so tutte str....sciocchezze non esiste malattia che non sia legata ad uno stato psicologico.....
..... e mo si scatena l'inferno ...
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Pinxie .
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No bhe..che la psiche abbia un grande coinvolgimento nell'insorgenza e nel decorso di molte patologie è un dato assolutamente certo..
Basta anche solo pensare a Hunter Adams (meglio conosciuto come Patch Adams), il medico che ha portato i clown negli ospedali.
Di certo però in questi casi la psicologia non ha niente a che vedere con le patologie legate all'ambiente come le broncopatie da inquinamento!!
Del resto ci sono milioni di persone davvero felici (o per lo meno psicologicamente "stabili") che cmq si ammalano..
Magari bastasse solo la felicità o la psiche per guarire i mali del mondo
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Camelblu .
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certo..... cm nn quotare ciò che dici ma spiegami come mai di tutta la popolazione soggetta allo stesso inquinamento chi si ammala e chi ne è praticamente immune
la risposta sembra che ce la da il testo sopra ma mi sembra piuttosto riduttiva cm spiegazione. -
Pinxie .
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Beh te lo spiega proprio l'articolo che ho quotato nel primo post!
Ci sono persone portatrici di una mutazione che li rende particolarmente suscetibbili alle patologie polmonari..
Le altre persone che non portano tale mutazione sono probabilmente in grado di "difendersi" o di bilanciare gli squilibri provocati dai materiali inquinanti!. -
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In effetti anche se trovo interessante lo studio in questione, non si può ragionare al contrario.
Abbiamo un effetto: molte persone si ammalano
E una causa: l'inquinamento
Ora il nostro problema è cosa fare per ridurre l'effetto.
La soluzione più logica è: troviamo un modo per ridurre al minimo l'inquinamento.
Invece questi che soluzione propongono? Dato che 1 persona su 100.000 nasce con una mutazione genetica che lo rende meno sensibile alla causa, vediamo se in qualche modo possiamo riprodurre questa mutazione anche sul resto della popolazione, cosi da rendere tutti meno sensibili all' inquinamento.
Mi sembra la barzelletta dei carabinieri che devono svitare una lampadina. Invece di fare la cosa piu ovvia svitando la lampadina, tengono ferma la lampadina e fanno girare tutta la casa.. -
Pinxie .
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Beh è riduttiva perchè non è l'articolo completo e soprattutto non va nello specifico..
In soldoni..loro hanno scoperto che mettendo cellule epiteliali bronchiali all'interfaccia tra aria e liquido, in presenza delle particelle derivanti dalla combustione dei motori diesel, venivano attivate le vie biochimiche che portano all'espressione del gene MMP1. Il gene MMP1 è fortemente implicato nel degenero delle funzionalità polmonari. Le persone che presentano un polimorfismo 1607GG (ovvero l'inserzione di un amminoacido guanina nel sito 1607) del gene mmp1(sono circa il 60-80% della popolazione) sono maggiormente suscettibili a questo tipo di degenero perchè l'espressione del gene MMP1 è notevolmente più marcata in presenza di particelle DEP (Diesel exhaust particles).
Eccoti spiegato perchè su scala mondiale tantissima gente sviluppa patologie polmonari legate all'inquinamento ed altre no.
EDIT:
ho risposto mentre lo faceva anche il capo!!
Esattamente Tigre, hai colpito nel segno..
Per me il punto è..andiamo un po' più in bicicletta o a piedi invece di manipolare geneticamente la gente!!!anche perchè si parla di una buona fetta della popolazione!!!. -
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E' ovvio che è una scoperta e resterà tale. Non farà certo più strada di così! 
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