OTTAVI DI FINALE

OLANDA-SLOVACCHIA 2-1

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  1. goldrake2
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    OLANDA-SLOVACCHIA 2-1
    18' Robben (O), 84' Sneijder (O), 94' Vittek (S) su rigore



    Occhio all'Olanda. Il Brasile è avvisato. C'è un Robben in più nel motore arancione che si sbarazza della Slovacchia, e si sente. E se ad accenderlo è Sneijder, sono dolori. In più Van Marwijk trova un grande portiere, Stekelenburg, che si oppone all'assalto della Slovacchia. Difesa accettabile e ripartenze letali. Non sarà calcio spettacolo, ma quando gli interpreti hanno piedi buoni e veloci, il risultato arriva naturale. Non di goleada, ma con un 2-1 che sta diventando il simbolo di un'Olanda molto concreta.

    Van Marwijk vive di rendita. Con il modulo Mourinho, quello che esalta le doti di Sneijder come regista offensivo, sfruttare la classe di Robben risulta, oltre che naturale, assolutamente devastante. Il gol al 18' sembra un replay di quanto visto durante l'anno in Champions. Sneijder verticalizza come a Londra, quando mandò in porta Eto'o. Robben scatta, rientra sul sinistro e trafigge il portiere, come fatto troppe volte con il Bayern. Solo Durica e i compagni di reparto slovacchi sembrano impreparati ad affrontare le scorribande del numero 11.

    La Slovacchia è lontana parente di quella che ha messo a ferro e fuoco la difesa azzurra. Almeno nel primo tempo Hamsik e compagni non impegnano una sola volta Stekelenburg. Imprecisione, lentezza della manovra, mai uno spunto. Facile contenere Vittek, di colpo da leone indomabile a agnello sacrificale, là davanti. Nella ripresa però, Stoch suona la sveglia. È qui che inizia il Mondiale di Stekelenburg, mai una parata vera in tre partite e battuto solo dal rigore di Eto'o. Su Stoch e su Vittek compie due prodigi che tengono la partita sul binario olandese.

    Il massimo sforzo slovacco, strozzato dal portierone orange, si esaurisce. E allora c'è tempo per Huntelaar, per Elia e per Afellay. Insomma, i soliti cambi di Van Marwijk. Soprattutto c'è tempo per il 2-0 di Sneijder, servito da Kuyt sull'unica indecisione del portiere Mucha in tutta la partita. Il 2-1 sulla sirena di Vittek su rigore è più che altro un regalo della retroguardia olandese. Stekelenburg si batte solo su rigore. Insomma, ad aspettare il Brasile c'è un'Olanda formato Champions che fa paura.
     
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